"ll Jazz è difficile da digerire! Devo la mia grande passione per il Jazz ad un mio coetaneo, Luigino Leonardi che diciassettenne ha avuto la pazienza di copiare per me decine di musicassette di Dizzy Gillespie, Chet Baker, Maynard Ferguson ed ovviamente Wynton Marsalis. Da un certo punto in poi, quando il cervello comincia a capire come decifrare quelle stranissime relazioni di suoni e accordi e quindi a digerirle, cioè a comprenderle, si schiude un mondo incredibile che non era possibile immaginare prima. C’è di bello che oggi, rispetto a quando ero quindicenne io, i ragazzi sono tutti più abituati a sentire sonorità vicine al jazz attraverso la gran quantità di musica che gli arriva alle orecchie. Certo è un jazz molto addolcito, ma sicuramente predispone meglio un allievo ad affrontare un percorso decisamente arduo quale quello dello studio del Jazz."