L’occasione di parlare di sport e musica ce la fornisce un concerto di Fabrizio Bosso, molto sensibile ai giovani, alla loro educazione e quindi al ruolo che gioca in questo senso sia lo sport che la musica.
La serata del 16 ottobre abbiamo avuto l’occasione di partecipare ad un intimo concerto (aperto al pubblico) intitolato “Note di passione: quando il calcio incontra il jazz”. Ad accompagnare il trombettista di fama internazionale Fabrizio Bosso, il batterista Amedeo Ariano e il pianista nonché organista Vittorio Solimeno. È stata una serata in cui si respirava un’aria di amicizia e tutto era familiare al teatro Orione di Roma, i professionisti con la loro stimabile presenza hanno reso la serata strepitosa. Le note sembravano danzare con leggerezza e naturalezza, come se finalmente le cose che devono essere ormai sono e ci si dimentica per un attimo che le brutture e le imperfezioni appartengono a questo mondo.
Più volte in conversazione con gli allievi del LWGT Project e anche con alcuni musicisti professionisti abbiamo affrontato il tema della relazione tra sport (di squadra) e musica, spesso ci siamo riproposti di scriverne e finalmente lo spunto è arrivato più dirompente che mai.
Lo studio di uno strumento musicale e la pratica di uno sport di squadra condividono molti benefici sia a livello fisico che cognitivo, poiché entrambi richiedono disciplina, coordinazione e collaborazione. Analizzando i punti in comune tra queste due attività, siamo riusciti a far emergere, anche grazie agli input della sera con Fabrizio Bosso, una serie di aspetti che contribuiscono allo sviluppo personale in maniera integra.
Miglioramento delle capacità cognitive
Concentrazione: In entrambe le attività, è fondamentale mantenere un alto livello di concentrazione. Suonare uno strumento richiede l’attenzione per seguire la partitura e coordinare mani, occhi e mente, mentre negli sport di squadra bisogna seguire il gioco, prevedere le mosse degli avversari e collaborare con i compagni. Questa costante attenzione migliora la capacità di focalizzarsi su compiti complessi e di mantenere la concentrazione a lungo.
Memoria: Lo studio di uno strumento rafforza la memoria musicale e motoria, mentre nello sport si memorizzano tattiche di gioco, posizioni e movimenti. Entrambi allenano la memoria procedurale, che è essenziale per automatizzare movimenti e azioni.
Problem solving: Sia nel suonare uno strumento che nello sport di squadra, i partecipanti devono prendere decisioni rapide e risolvere problemi in tempo reale. Il musicista deve affrontare eventuali errori durante un’esecuzione o interpretare una partitura in modo creativo; allo stesso modo, l’atleta deve reagire alle dinamiche del gioco, trovando soluzioni per superare gli avversari.
Disciplina e perseveranza
Impegno costante: Entrambe le attività richiedono un lungo periodo di apprendimento e miglioramento progressivo. La disciplina nello studio musicale, con ore di pratica quotidiana, e la ripetizione degli esercizi in ambito sportivo aiutano a sviluppare la perseveranza. Questa abilità è fondamentale per ottenere risultati nel lungo periodo, sia sul palco che sul campo di gioco.
Obiettivi a lungo termine: Studiare uno strumento o allenarsi in uno sport di squadra implica la fissazione di obiettivi, come migliorare una tecnica, suonare un pezzo complesso o vincere una partita. Il raggiungimento di questi obiettivi sviluppa la capacità di pianificare a lungo termine e di lavorare per migliorare costantemente.
Coordinazione e abilità motorie
Sviluppo della coordinazione: Suonare uno strumento, soprattutto se si utilizzano entrambe le mani, stimola la coordinazione motoria fine e la sincronia tra mani, occhi e mente. Negli sport di squadra, soprattutto quelli che richiedono movimenti rapidi e precisi (calcio, pallavolo, basket), la coordinazione tra diverse parti del corpo è essenziale per eseguire passaggi, movimenti e gesti tecnici in sincronia con i compagni di squadra.
Abilità motorie: Oltre alla coordinazione, entrambe le attività migliorano le abilità motorie. Mentre la musica raffina le abilità motorie fini, come il controllo preciso delle dita, lo sport di squadra sviluppa sia le abilità motorie fini (es. dribbling nel calcio o pallacanestro) che quelle grossolane (movimenti ampi, salti, scatti). Questo rafforza i muscoli e migliora la capacità di controllo del corpo in diverse situazioni.
Collaborazione e comunicazione
Lavoro di squadra: Anche se lo studio di uno strumento può essere individuale, suonare in un’orchestra o in un gruppo richiede un alto livello di collaborazione, simile a quello degli sport di squadra. I musicisti devono ascoltarsi a vicenda, coordinarsi con gli altri membri e seguire un direttore. Nello sport, la collaborazione è ancora più evidente: ogni giocatore ha un ruolo preciso e deve comunicare efficacemente con gli altri per raggiungere gli obiettivi comuni.
Comunicazione non verbale: In entrambe le attività, la comunicazione non verbale è cruciale. Nei gruppi musicali, i musicisti si scambiano informazioni attraverso sguardi, movimenti e gesti, simile agli atleti in campo, che spesso devono intuire le intenzioni dei compagni attraverso il linguaggio del corpo.
Autocontrollo e gestione delle emozioni
Gestione dello stress: Suonare uno strumento in pubblico e partecipare a una partita importante mettono alla prova le capacità di gestione dello stress e delle emozioni. Entrambe le attività insegnano ad affrontare le pressioni esterne, a mantenere la calma sotto stress e a gestire l’ansia da prestazione.
Autocontrollo: L’autocontrollo emotivo e fisico è necessario sia per non commettere errori durante una performance musicale, sia per evitare azioni impulsive durante una partita. Questo aspetto rafforza la capacità di gestire le emozioni in situazioni di tensione e di mantenere la concentrazione.
Sviluppo sociale ed empatia
Empatia e ascolto: Sia nella musica che nello sport di squadra, il successo dipende dall’abilità di ascoltare gli altri. Nella musica d’insieme, si sviluppa un forte senso di empatia verso i compagni di gruppo, comprendendo le dinamiche emotive del pezzo e armonizzandosi con gli altri musicisti. Negli sport, ascoltare e comprendere il gioco dei propri compagni, anticipare i loro movimenti e intuire le loro necessità sono aspetti fondamentali per una buona collaborazione di squadra.
Appartenenza e relazioni sociali: Partecipare a un gruppo musicale o a una squadra sportiva permette di sentirsi parte di una comunità. Questo senso di appartenenza e il rafforzamento dei legami sociali è fondamentale per il benessere emotivo e psicologico, poiché costruisce fiducia e crea reti di supporto tra i membri.
Autostima e senso di realizzazione
Senso di competenza: Sia il musicista che l’atleta sviluppano un forte senso di realizzazione e autostima con il miglioramento delle proprie abilità. Le prestazioni individuali o di gruppo di successo, che siano un concerto ben eseguito o una vittoria sportiva, aumentano la fiducia in se stessi.
Feedback positivo: Entrambe le attività sono soggette a feedback esterni, che possono essere di stimolo per migliorarsi. Il riconoscimento da parte di un insegnante di musica o di un allenatore, così come il supporto del pubblico o della squadra, alimenta un circolo virtuoso di crescita personale.
Concludiamo con le parole di Fabrizio Bosso che ai ragazzi della squadra di calcio ha rimarcato l’importanza della “connessione” – “collaborazione e comunicazione” ed “empatia e ascolto” – come fondamento per raggiungere gli obiettivi con successo. “Nella musica bisogna essere connessi con gli altri musicisti. Innanzi tutto, abbiamo deciso di suonare lo stesso pezzo (risate del pubblico, ndr) e questo è un punto fondamentale, allo stesso modo quando voi entrate in campo ognuno di voi certamente cercherà di giocare al meglio personalmente però cercando sempre la collaborazione anche dei compagni quindi la complicità, la connessione perché se uno entra in campo solo per far vedere come è bravo a palleggiare o a fare i suoi trucchetti immagino che sarebbe difficile vincere le partite. La maggior parte delle partite che avete vinto è stato perché eravate connessi e con la voglia di giocare insieme e di vedere il compagno giocare al massimo e quindi di collaborare”.
Lo studio di uno strumento musicale e la pratica di uno sport di squadra condividono numerosi benefici che spaziano dal miglioramento delle capacità cognitive e motorie alla gestione delle emozioni, alla collaborazione e allo sviluppo sociale. Entrambi offrono una formazione completa, sviluppando sia il corpo che la mente e promuovendo abilità fondamentali per la vita quotidiana e il benessere personale.