Il miglior modo di essere è fare. Per essere un insegnante di qualità bisogna trasmettere sempre il meglio e praticarlo in prima persona.
Il dovere di un insegnante è quello di accompagnare la crescita di un individuo a sviluppare sensibilità, criticità, ad essere attento agli stimoli circostanti e anche creare curiosità, interesse e amore per lo studio, per la conoscenza e per le relazioni interpersonali e interdisciplinari. Insomma, educare a plasmare un mondo che li circonda e di cui loro fanno parte, che però spesso esula dal creare esecutori perfetti che vincono competizioni o talent show televisivi. Ma come si fa?
1) Amandoli: essere un insegnante di musica significa amare i propri studenti supportandoli nella loro vita di tutti i giorni, ad ogni ora del giorno, per 365 giorni l’anno. Le cose più sorprendenti e meravigliose per un insegnante accadono perché non ci sono limiti temporali e disciplinari dedicati ai propri alunni.
2) Insegnando il significato di ciò che stai insegnando.
3) Qualità della musica: selezionando un alto livello di musica che si propone ai propri studenti, anche assecondando l’indole di ciascuno. Ciò permette di non far scadere nessuno nella banalizzazione dei processi intellettuali ed educa al “bello”, al complesso, al ragionamento, alla critica.
4) Essere da ispirazione: incarnare la massima espressione che l’insegnante stesso possa raggiungere affinché le vibrazioni in corso durante le lezioni siano volte alla trasmissione della propria eccellenza.
5) Grandi obiettivi: è importante avere un sentimento di supporto e di vicinanza verso i propri alunni così come dare loro delle prospettive di alto livello da raggiungere. Tutto questo indica anche il grande amore che si prova per loro.
Offrire e saper trasmettere modelli positivi nel campo della musica non è difficile, ma neppure sempre facile e accattivante per i giovani d’oggi che sono immersi in un marasma di informazioni, suoni, produzioni musicali e modelli devianti.
Ci sono molti artisti il cui livello qualitativo di tecnica musicale, energia e creatività è particolarmente spiccato. Sia grazie alle nuove tecniche sia a nuovi metodi di apprendimento sia grazie ai sempre minor limiti che ci si pone in fatto di possibilità sonore.
Con la conquista sempre maggiore di una libertà senza condizioni né limiti però, anche la persona più estrosa e talentata spesso incorre a non diventare più un punto di riferimento da emulare o da far prendere ai ragazzi come esempio. Spesso infatti grandi artisti sono autodistruttivi “scegliendo” stili di vita non sani.
Uno dei grandi musicisti invece che nel progetto Learn With Giovanni Todaro tendiamo a portare ad esempio per i ragazzi è Wynton Marsalis: il suo libro “Come il Jazz può cambiarvi la vita”, è un caposaldo che viene regalato ad ogni occasione e ormai quasi tutti ne hanno una copia. Dentro non ci sono solo aneddoti su di lui e sulla sua storia, sul jazz e sulla tromba, ma sono forniti anche strumenti che ci permettono di vedere chiaramente la sua visione del mondo e di come stare al mondo!
L’aspetto umano, la sensibilità, la ricercatezza e delicatezza che mette in ogni sua esecuzione, già ci parla della sua anima, della sua persona umile e profonda, priva di fronzoli, che mira all’essenza e che sa cogliere e accogliere l’altro, che sia il suo auditore o interlocutore. Ogni volta che lo si incontra è sempre un’emozione unica. La sua calma, la sua attenzione verso tutti infonde fiducia nel futuro e prospettive di un possibile cambiamento.
Ph. Giovanni Todaro con Wynton Marsalis il 25 Luglio a Ravello in occasione del Ravello Jazz Festival