STRATEGIE PER UNO STUDIO MUSICALE PIÙ EFFICACE: CONCENTRAZIONE, TEMPO E RISOLUZIONE DEI PROBLEMI

Abbiamo trovato molto efficace e interessante un testo, reso pubblico sul web da Marco Pierobon, che fornisce suggerimenti pratici su come migliorare l’efficienza nello studio musicale, concentrandosi sulla qualità del tempo dedicato piuttosto che sulla quantità di ore. Attraverso il documento di Marco Pierobon abbiamo tratto liberamente un compendio di ciò che lui stesso aveva già egregiamente condensato dal sito di www.bulletproofmusician.com. Se volete approfondire in calce troverete il link al suo documento.

Scopo dello studio – dovrebbe mirare a due obiettivi principali: migliorare le competenze strumentali e ottenere prestazioni pubbliche migliori.
Studio consapevole vs. automatico – il problema dello “studio automatico” consiste nel ripetere senza pensarci, contrapponendosi allo “studio consapevole”, che richiede analisi, identificazione dei problemi e soluzioni specifiche.
Strategie per massimizzare l’efficienza di studio:
• Identificare le ore più produttive durante il giorno per concentrarsi durante quei periodi.
• Utilizzare un timer per sessioni di studio di massimo 45 minuti per massimizzare l’attenzione e la produttività.
• Mantenere lo strumento facilmente accessibile per ridurre l’inizio delle sessioni di studio.
• Utilizzare pause brevi e sprint di studio per mantenere elevata l’efficienza.
Riguardo ciò il testo menziona la legge di Parkinson, suggerendo di limitare la durata delle sessioni di studio per massimizzare la produttività.
Studio a passaggi multipli – affrontare il repertorio in più passaggi, concentrandosi su dettagli sempre più fini ad ogni passo, evitando di perdersi in perfezionismi che possono consumare tempo.
Modelli di risoluzione dei problemi – vengono forniti due modelli di risoluzione dei problemi, incoraggiando gli studenti a identificare e risolvere specifici problemi durante lo studio.
Ricompense e pause – l’importanza di premiarsi dopo una settimana di studio produttivo è importante quanto studiare e quindi sarebbe auspicabile pianificare pause come parte integrante del processo di apprendimento.

In sintesi, l’importanza di uno studio consapevole, focalizzato sulla risoluzione dei problemi e la massimizzazione dell’efficienza nel tempo dedicato all’apprendimento musicale, sono gli ingredienti giusti per avere un successo nella pratica dello strumento (ma anche dello studio di qualsiasi altra materia, potremmo aggiungere noi). Ovviamente questi suggerimenti vi aiuteranno moltissimo nell’organizzare e massimizzare lo studio a casa e avere una preparazione più alta, rischiando così di non incorrere facilmente in “imprevisti performativi da palco“.

Buon lavoro ragazzi!

QUI IL TESTO DI MARCO PIEROBON COMPLETO: https://rb.gy/87dr7o

 

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