Durante le ferie pasquali ad aprile, si è svolto, un workshop al quale hanno partecipato sette alunni aderenti al progetto Learn with Giovanni Todaro. Per il team e per i ragazzi un’esperienza unica: giorni con momenti magici di musica durante i quali si sono affrontate e superate le problematiche del suonare insieme, esperienza già provata nelle domeniche passate al parco a Roma, ma che sono risultate di maggiore spessore grazie alla possibilità di avere più tempo da trascorrere insieme.
I ragazzi si sono dimostrati collaborativi, attivi e attenti alle necessità degli altri. Questo è stato dimostrato dal fatto che oltre a suonare, raggiungendo giorno per giorno risultati e miglioramenti tangibili, si sta creando una vera comunità in cui il bisogno dell’altro è rispettato. Suonare bene insieme è proprio sapersi ascoltare, comprendere e accogliere le necessità degli altri, ed è una gioia vedere che automaticamente questo si ripercuote anche nei momenti al di fuori della musica.
Durante le giornate trascorse insieme non si è solo studiato lo strumento, ma si sono dedicate anche delle ore allo studio delle materie scolastiche, si è giocato a carte e a scacchi, c’è stata una serata cinema Grazie, signora Thatcher, in cui il tema di attualità come i licenziamenti è legato alla banda musicale della fabbrica, si sono fatte passeggiate e si è avuta la possibilità di suonare all’alba al porto con attoniti passanti.
Quali gli obiettivi del Laboratorio di Musica?
La serie di workshop è stata ideata e curata dal Maestro Giovanni Todaro per fornire ai propri alunni l’opportunità di suonare insieme agli altri allievi del progetto, conoscere meglio gli altri e se stessi.
L’obiettivo principale è fare partecipare tutti i ragazzi e non precludere per nessuna ragione la possibilità di arricchire il proprio bagaglio personale con questo tipo di esperienze. I workshop sono studiati appositamente per essere fatti lontani dalle proprie città, affinché i giovani allievi abbiano la possibilità di acquisire la flessibilità necessaria ad un musicista (e non) nel proprio percorso di crescita: in un’ottica di esperienza globale (partire, organizzarsi, dormire in un contesto nuovo, collaborare nel quotidiano, ecc.).
Molto importante, inoltre, avere sempre in mente gli obiettivi del progetto più ampio e a lungo termine che si vuole realizzare insieme (Maestro/allievi e allievi/allievi) e per questo, periodi di vissuto insieme, sono fondamentali anche per creare stabilità e solidità al rapporto.
Per alcuni degli alunni del progetto sono trascorsi già anni di notevoli progressi a livello didattico singolarmente e per questo si ritiene opportuno fare un salto di qualità e portare avanti la preparazione dei ragazzi ad un livello superiore, quale quello di stare in una piccola comunità di altri allievi che condividono lo stesso spirito di apprendimento.
I workshop servono per continuare a studiare con più intensità, coesione e sistematicità.
L’intento inoltre è quello di poter catalizzare forze e compensare criticità l’uno dell’altro.
Cosa raggiungiamo ad ogni workshop concluso?
Il risultato è sempre sorprendente per tutti: dagli alunni ai genitori. Risulta essere un’esplosione di energia creativa al di sopra delle aspettative e si torna a casa sempre con una carica maggiore per affrontare lo studio individuale. Questo è dovuto anche al fatto che ci si aiuta con degli incentivi positivi tra un alunno e l’atro: un virtuoso turbine positivo di voglia di fare, di imparare e si suonare.
Il loro essere propositivi, attivi e connessi mentalmente con tutto l’ambiente circostante dà la possibilità al Maestro di far progredire notevolmente gli allievi nella tecnica e nell’esecuzione anche in ensemble.
1 Comment
See the comment