Il web è pieno di corsi di formazione e informazione per musicisti di tutti i livelli: ognuno ha preso le sue forme e le sue particolarità per dare consigli su come suonare bene, su quello che si deve fare o non fare per avere visibilità. Tutti si fanno mentori della materia, ma nessuno vi metterà mai di fronte alla realtà più dura – ma anche più formativa – della vita di un musicista.
Mi rivolgo a tutti quelli che stanno studiando e che vogliono fare i musicisti, ma anche a chi ha cominciato a studiare musica ed ha smesso, o a chi ha sempre avuto il pallino di suonare e non ha mai trovato il coraggio di farlo, a chi è curioso di conoscere un po’ meglio la vita “magica”, strana e misteriosa del musicista. Questo blog sarà illuminante per chi frequenta il conservatorio in Italia: istituzione vecchia e non al passo con i tempi che ruota solo intorno a sé stessa ingannando, frustrando e frenando migliaia di giovani musicisti potenzialmente validi e creativi.
Vi accompagnerò nella moltitudine delle competenze che non avreste mai pensato di dover imparare (perché in fondo vuoi fare il musicista e non il videomaker o il tecnico del suono), tutti gli accessori che non pensavate di dover usare: cavi, microfoni, pedaliere, computer, programmi di registrazione audio, programmi di montaggio video. La necessità di saper parlare ad un microfono, di saper parlare ad un interlocutore molto più colto o con personalità che rivestono un ruolo di prestigio.
Imparare a dormire a comando per i viaggi e gli orari assurdi: fusi orari, spostamenti, orari di concerti improponibili. Preparatevi a ritrovarvi in un furgone alle 5 del pomeriggio a fare solo 100 km e notare che in sei su otto stanno dormendo. Stanchi? No, se ci fosse un concerto ora sprizzerebbero energia senza tirarsi indietro, semplicemente si impara a ricaricarsi a comando. Bisogna ricaricarsi a comando perché il concerto è stanotte alle 3.45 dall’altra parte del mondo!
Questi alcuni dei miei vissuti da musicista che potranno essere utili a chiunque scelga la musica come vita ma anche a coloro che sono interessati all’arte in generale e alla dedizione che necessita e che c’è dietro per arrivare a tanta bellezza.
Voglio essere il vostro supporto durante le problematiche che potrebbero presentarvisi e prepararvi per affrontarle, soprattutto se scegliete di farlo qui in Italia, dove oramai ogni Arte è diventata per lo più un hobby per facoltosi.
Scritto ciò, vorrei fosse chiaro che non è un blog per chi ha sogni nel cassetto da infrangere. Il mio intento è di rafforzare la vostra determinazione prendendo consapevolezza di ciò che vi attende.
Inoltre, condividerò con voi le mie esperienze: i concerti che farò, quelli a cui parteciperò, ma anche le mie esperienze didattiche condivise con i miei alunni, che sono parte importante della forza propulsiva che mi spinge ad andare avanti.
In questo spazio ospiterò anche chi, collaboratori del team LwGT o amici musicisti, vorrà integrare con degli scritti sulle loro esperienze. Insomma, una visione globale e da più punti di vista, sulla musica e sul mondo.
Vivere d’arte è duro ma possibile e vi spiegherò come.